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Tuesday, December 27, 2005

Musiche per il Natale

Il Natale invita solitamente a ricercare musiche adatte al periodo. C'è proprio una specie di corsa ai motivi più gettonati, con tanto di annuali compilation, riletture da parte di molti artisti, e soprattutto i classici dei classici di cui non faccio il nome.
Invece vorrei in questa sede segnalare qualcosa di non così conosciuto, ma che batte molti brani famosissimi che capita di sentire.
Allora, non potendo parlare di tutto l'Oratorio di Natale BWV 248 di Bach (6 cantate per un totale di più di due ore di musica) prenderò uno dei miei numeri preferiti: 4. Aria "Bereite dich, Zion". Si può ascoltare o scaricare qui: http://www.moz.ac.at/collegium/m/weihnachtsorat/bereitedichzion.mp3.
Mi sto rendendo conto che mi viene un po' difficile dire quello che volevo senza poter mostrare la partitura. Allora facciamo in questo modo: è un tipico esempio di aria col da capo, quindi si esegue la prima parte, delimitata da due esposizioni complete del tema principale da parte degli strumenti soli, poi la seconda (che finisce con la modulazione in maggiore), poi di nuovo la prima per intero.
Senza farla troppo lunga, sono davvero affascinato dalla seconda sezione: comincia con il contralto accompagnato solo dal continuo con figurazioni di arpeggi (o poco più) al basso, dopodichè ci si porta sulla tonalità in rapporto di dominante (mi minore) con quella d'impianto (la minore) per una ripresa del tema di oboe e violino resa particolarmente drammatica dal registro grave cui i soli sono costretti. Rientra il contralto con una lunga e bellissima frase, in cui spicca la tiratura di settima utilizzata per modulare.
Ah, giusto, manca il testo! Provvedo subito.

Bereite dich, Zion, mit zärtlichen Trieben
Den Schönsten, den Liebsten bald bei dir zu seh'n.
Deine Wangen müssen heut'viel schöner prangen,
Eile, den Bräutigam sehnlichts zu lieben.

("Preparati, Sion, con tenerezza, a vederti presto accanto l'Amatissimo, il Bellissimo. Le tue guance oggi devono splendere più belle, affrettati ad amare lo Sposo con ardore.")

Potrebbe sembrare un versetto biblico (che so, Cantico dei Cantici), e invece è opera del solito librettista di Bach, Picander. Comunque, la prima parte corrisponde ai primi due versi, la seconda agli altri due. Molto regolare.
Facendo una ricerca, ho scoperto una cosa che non sapevo: l'aria è un riadattamento da una cantata profana dello stesso Bach, e curiosamente il contesto di applicazione della stessa musica è del tutto diverso. Con qualche piccolo ma significativo adattamento si cambia completamente atmosfera. http://www.sistemamusica.it/2004/dicembre/20.htm per l'articolo, lettura molto interessante che mi ha fatto riflettere, anche al di là del caso specifico!
Ci ho messo un po' a scrivere e non ho voglia di rileggere; chissà quante imprecisioni ci saranno! Segnalatemi ogni caso!

1 Comments:

Blogger Ntxeon said...

Ah, non sei italiano? non lo sapevo, e in che lingua avresti scritto? no scherzo! mi mancava comunque questa di Bach, provvederò al più presto.
E comunque (o meglio solo "comu") niente è più invernale (e natalizio, forzando un po') di fischia il vento (capito il "comu"?). Saluti!!!

December 28, 2005 2:38 am  

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