Lui lo aveva capito già 10 anni fa
Quelli che ben pensano
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere - e non far partecipare nessun altro. Nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili, perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili.
Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti. Sono replicanti, sono tutti identici, guardali: stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno: spendono, spandono e sono quel che hanno.
Sono intorno a me, ma non parlano con me... Sono come me, ma si sentono meglio...
Come le supposte, abitano in blisters full-optional, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland. Vivon col timore di poter sembrare poveri; quel che hanno ostentano, tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S. Marco nel Vangelo.
Sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero - boom! - Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom.
Ognun per sé, Dio per sé. Mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica; mani ipocrite; mani che fan cose che non si raccontano, altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero; mani lisce come olio di ricino; mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli.
Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la TV, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS. Incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara; ma l'unica che accendono è quella che da loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera.
Se volete, c'è su Youtube il video, che all'epoca era - leggo sui siti dedicati - molto famoso e apprezzato, contribuendo anch'esso alla diffusione del brano. Guardarlo con attenzione ai dettagli e ascoltare profondamente dà modo di vivere un'esperienza rara, a mio modesto avviso.
1 Comments:
Profetico ancora oggi, perché ancora oggi stentiamo a capirlo o ne godiamo perché tutto sommato così è più facile. Certo, bisogna vivere un metro sopra le proprie possibilità economiche, però almeno non c'è niente da capire.
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