2004-2007
Marco Pantani (Cesena, 13 gennaio 1970 - Rimini, 14 febbraio 2004).
Ciao Pirata, sei sempre con noi. Mi piace ricordarti come nella foto qui sopra, nel momento in cui scatti nella tappa regina del Tour 2004, che ti incoronerà campione della Grande Boucle e del ciclismo mondiale. Ma purtroppo mi devo anche ricordare della sera di tre anni fa in cui tornai a casa e mio padre, ancora sveglio e davanti alla televisione, mi comunicò la notizia della tua improvvisa e tragica scomparsa.
Di te si può dire tutto e il contrario di tutto (è stato anche fatto...), si può provare a trovare una ragione per ogni tuo successo e ogni tua sconfitta, si può provare sincera compartecipazione alla tua vicenda umana e si può biasimarti per quelle che, grossolanamente, vanno sotto l'etichetta di "debolezze" della tua "vicenda umana". O almeno sono queste le definizioni che danno i giornali. Ma morire a 34 anni, da solo e in quel modo, dopo tutte le cose belle che hai fatto vivere a tante persone... mi dispiace, per me tuttora non trova una spiegazione convincente.
Ciao Pirata, sei sempre con noi. Mi piace ricordarti come nella foto qui sopra, nel momento in cui scatti nella tappa regina del Tour 2004, che ti incoronerà campione della Grande Boucle e del ciclismo mondiale. Ma purtroppo mi devo anche ricordare della sera di tre anni fa in cui tornai a casa e mio padre, ancora sveglio e davanti alla televisione, mi comunicò la notizia della tua improvvisa e tragica scomparsa.
Di te si può dire tutto e il contrario di tutto (è stato anche fatto...), si può provare a trovare una ragione per ogni tuo successo e ogni tua sconfitta, si può provare sincera compartecipazione alla tua vicenda umana e si può biasimarti per quelle che, grossolanamente, vanno sotto l'etichetta di "debolezze" della tua "vicenda umana". O almeno sono queste le definizioni che danno i giornali. Ma morire a 34 anni, da solo e in quel modo, dopo tutte le cose belle che hai fatto vivere a tante persone... mi dispiace, per me tuttora non trova una spiegazione convincente.
1 Comments:
Quanto m'è dispiaciuto... non ha retto all'ingiustizia. Perchè se applichi le regole su una persona sola (anzi poche persone) è sempre un'ingiustizia per chi ne viene colpito. Brutto rendersi conto che lo sport rovina la gente... leggere che dopano i bambini...
Se almeno alla sua esclusione dal giro fossero seguite misure utili ad impedire il doping in genere, invece niente. Un campione come lui che muore per niente. Dopo la gioia delle sue vittorie è davvero una cosa di una tristezza infinita.
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