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Saturday, August 18, 2007

Foto mie (III): the Onigo leftovers

Come promesso, ecco gli extra delle mie vacanze in Veneto. Oltre alle foto istituzionali, infatti, ho dedicato qualche scatto a cose che con la vacanza c'entravano relativamente; e però si trovavano in loco, per cui afferiscono alla stessa categoria di post! ;)

1) Cinquant'anni (e più) e non sentirli (o quasi). Quello che segue è il mezzo con cui mi sono spostato spesso e volentieri: la storica bici di mio zio Tarcisio, incredibilmente in ottimo stato nonostante la manutenzione presumibilmente scarsa! Bel mezzo, ma sarebbe da restaurare; però mio zio non è per nulla interessato alla cosa... peccato! Abitassi lì, lo farei io.
Dalla foto non si capisce bene, ma l'orizzontale è leggermente inclinato; inoltre il cannotto di sterzo ha un'inclinazione non normale e l'interasse è più corto del consueto (col pedale si sfiora il parafango anteriore in sterzata, quindi occhio alla penna!). Mi è stato spiegato che all'epoca la bici era finita contro un muro o qualcosa del genere e l'obliquo e l'orizzontale si erano stortati nei pressi dell'attacco col tubo di sterzo: ma allora non ci si sognava neppure di buttar via una bicicletta, e così... taglio dei tubi a misura e risaldatura! Et voila. Certo, non è molto guidabile, ma si salva grazie alla molto pronunciata avancorsa della forcella; all'epoca usava così. E poi, vuoi mettere? Geometria sloping anni '50! Troppo avanti... :D
Ah, per chi se lo fosse fatto sfuggire, il cambio è il seguente (minchia! Without deragliatore! Fausto Coppi prima maniera!!!):

2) Leprotto. Passeggiata pomeridiana con lo zio. A un tratto lui mi blocca e mi fa: guarda lì! C'era un bel leprottino fermo immobile. Avevo con me la macchina e, facendo mp (molto piano!), son riuscito a scattare due foto. Appena mi sono mosso e, probabilmente, sono entrato nel suo campo visivo, ZAC, si è girato, mi ha guardato per una frazione di secondo e via per la boscaglia. E vabbeh... Anche la foto non è un granché, stranamente, ma beccatevelo:
3) Pane. Poco da dire su questa foto: è il pane di mia zia Luciana (buonissimo).
4) Trudi. La gatta della zia. Sospettosa... e vagamente incazzosa nel vedermi salire in fienile per farle una foto. Però non è scappata e non mi ha aggredito: è già qualcosa.
5) Passiflora dopo la pioggia. Una macro di un fiore, con una mano insolitamente ferma per il sottoscritto. Peccato non ci fosse il sole: i colori sarebbero venuti bellissimi.
6) Il mitico laboratorio dello zio. Come da titolo. Qui è dove il geniaccio realizza di tutto di più, a seconda delle necessità. Mio zio ha fatto la terza elementare e ha un occhio di vetro a causa di un incidente subìto da ragazzo; eppure ha una mente davvero formidabile, unita a capacità pratiche di non comune livello. Alcuni campi di interesse: elettronica, informatica, automazione industriale, impianti di riscaldamento, energie alternative... :o :o :o Però non mettetelo a cucinare... :D
7) Borsa rasta. Mia cugina Giovanna ha comprato questa borsa. No comment... :D
Bene, con ciò credo di aver finito con le foto vacanziere; e col capitolo vacanze nel suo complesso non vi stresserò più la vita! :D Eppoi, da lunedì si ricomincia.

5 Comments:

Blogger guccia said...

Ma che bello! :)
Dai la bici la restauri prossimo giro ;)

August 21, 2007 12:08 pm  
Blogger Choppa said...

E' la prima volta in vita mia che sento le parole "cannotto di sterzo".
Grazie radiant! Mi riempi di ragioni per vivere.

August 22, 2007 6:10 pm  
Anonymous Anonymous said...

Beh, la borsa è "particolare"... ;P
Un caro saluto!!

August 27, 2007 11:23 am  
Blogger Cilions said...

Ciao futuro concittadino!!!
Bel blog e belle foto... perchè non le metti su:
http://www.flickr.com ?

A presto...

August 28, 2007 8:59 pm  
Anonymous Anonymous said...

whoaaaaaa! belle foto!
ci sentiamo presto spero...

besos

September 02, 2007 5:07 am  

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