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Wednesday, April 16, 2008

"... e quando uno è condannato..."

In risposta alla corretta opinione della Choppa, che invitava a considerare problemi un po' più seri rispetto agli onorari delle commissioni di seggio (e comunque, a scanso di equivoci: le legislature non si buttano via ugualmente, a prescindere dai soldi che si devono spendere per le elzioni. E quelli necessari per l'esercizio di un sacrosanto diritto democratico sono sempre soldi ben spesi...), presento un contributo basato sulle illuminanti inchieste di Travaglio e Gomez. Alziamo un po' il tiro dei problemi politici del nuovo parlamento, parlando dei condannati che vi siederanno. Facciamo qualche esempio?

Massimo Berruti (Pdl): una condanna definitiva a 8 mesi per tangenti alla Guardia di Finanza. Nel suo curriculum figura anche la vicepresidenza della commissione Finanze della Camera. Mi sembra giusto... :@
Giulio Camber (Pdl): condannato in appello a 8 mesi per millantato credito nell'ambito di un'inchiesta su un crack bancario.
Giuseppe Ciarrapico (Pdl): un bel curriculum per questo signore. 5 condanne definitive per truffa (non registrava - fatto molto grave - gli stipendi dei suoi dipendenti sui libri paga), sfruttamento del lavoro minorile, falso in bilancio (quando ancora era reato... :@ ), tangenti varie, concorso nella bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano.
Marcello De Angelis (Pdl): questo senatore è stato condannato a 5 anni di galera per banda armata e associazione sovversiva, a causa del suo coinvolgimento nel gruppo neofascista Terza posizione.
Marcello Dell'Utri (Pdl): su di lui ci vorrebbe una monografia. Comunque: condanna definitiva per false fatture e frode fiscale; condanna in primo grado e in appello per tentata estorsione a sfondo mafioso; condanna in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Ricordiamo con piacere il suo lapsus di un po' di anni fa: "è chiaro che io, essendo mafioso..."
Giorgio La Malfa (Pdl): ve la ricordate la maxitangente Enimont? Una delle vergogne italiane. Beh, c'era dentro anche lui: scoperto, fu condannato a 2 anni e qualcosa.
Antonio Tomassini (Pdl): questo "galantuomo" è un medico che contraffece un partogramma relativo a una bimba nata cerebrolesa, per nascondere le sue potenziali responsabilità; è stato giustamente condannato a 2 anni per questo reato di estrema gravità, ma nella 14a legislatura (per contrapasso, non so darmi altra ragione) era presidente della commissione Sanità del Senato.
Umberto Bossi (Lega Nord): una bella sfilza di condanne anche per lui. 8 mesi di reclusione per concorso nella maxitangente Enimont; 1 anno per istigazione a delinquere; 1 anno e 4 mesi per vilipendio alla bandiera italiana.
Roberto Maroni (Lega Nord): condannato a 4 mesi per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale (durante una perquisizione a una sede del partito tentò di mordere un poliziotto... ci va già una certa fantasia, complimenti!).
Salvatore Cuffàro (Udc): è storia recente. Il Nostro è finito sotto inchiesta e condannato a 5 anni per una cosuccia da niente: favoreggiamento aggravato a esponenti mafiosi. Per questo è stato praticamente costretto a dimettersi (lui sarebbe rimasto imperturbabile al proprio posto), ma tanto andrà in Parlamento: problema risolto.
Enzo Carra (Pd): l'ex democristiano è finito condannato a 1 anno e 4 mesi per falsa testimonianza. Ancora una volta - guarda caso - a riguardo della tangente Enimont.
Renzo Lusetti (Pd): questa proprio non me l'immaginavo, ma Lusetti ha sulle spalle una condanna mica male. Ha dovuto risarcire circa 1 miliardo e 600 milioni di lire al Comune di Roma per consulenze ingiustificate che assegnò quand'era assessore con Rutelli sindaco.
Andrea Rigoni (Pd): condannato in primo grado per abuso edilizio sull'Isola d'Elba, ha fatto ricorso in appello salvandosi per prescrizione.

E poi ci sono tutti gli inquisiti e pluriinquisiti, i prescritti, quelli che "il fatto non costituisce più reato", quelli salvi grazie a leggi inique e antigiuridiche da loro stessi fatte approvare (vi viene in mente qualcuno? Anche a me...).

Ora.
Sentite un po' questa.
Che cosa se ne può dedurre?
Una cosa molto semplice. Che per sentirci chiaramente esposti dei principi basilari della vita democratica di un paese dobbiamo rivolgerci ai film di don Camillo e dell'onorevole Peppone.
In buona sostanza, avevano ragione loro.
"È chiaro?"

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ho letto alcuni di questi vergognosi curricula. Non riesco a concepire come i partiti possano mettere in lista questi signori che dovrebbero governare il nostro Paese. Finchè siamo in Italia, purtroppo mi sa che rimaniamo così...
rp

April 17, 2008 12:21 pm  

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