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Sunday, January 15, 2006

Dream Theater quiz

Ho scritto quiz perché non appena ho scoperto la curiosità che mo' vado a illustrare ho sentito l'irrefrenabile impulso di proporla in forma interrogativa a Sammy. Udite udite, pur sapendo sui Dream Theater forse più di quanto loro stessi sanno (eh vabbeh...), l'ho preso in castagna su questo particolare. C'è da dire però che si tratta davvero di una minuzia. Comunque, la domanda incriminata è:

"Che collegamento c'è tra i Dream Theater e i Renaissance?"

I Dream Theater sono noti e arcinoti, quindi nulla da specificare. I Renaissance, gruppo attivo negli anni '70 e fino all'inizio degli anni '80 (più propaggini sparse in tempi più recenti) non sono molto conosciuti, ma i loro lavori erano secondo me assai interessanti e denotati da una certa originalità.
Allora, la domanda è adatta a coloro che hanno alta conoscenza delle discografie dei singoli componenti dei suddetti gruppi (primo suggerimento!). A scanso di equivoci, io NON lo sono, non ho granché memoria e quella limitata dose che mi ritrovo cerco di conservarla per altre cose. L'ho scoperto per caso! Comunque sia, può servirvi per fare bella figura e tirarvela un po' con gli amici, oppure per smascherare i fan più vanagloriosi che credono di sapere tutto dei propri eroi musicali, i DT, in questo caso... dubito che ci siano accaniti fan dei Renaissance nelle vicinanze!
Stavo scrivendo qualcosa in più del dovuto solo per non farvi leggere subito la soluzione, ovviamente.
Ecco la risposta, desunta da questa pagina e, al fine del controllo incrociato, da quest'altra.
Scorrendo la discografia di Jordan Rudess, attuale tastierista dei Dream Theater, ho scoperto che nel 1994 ha collaborato con Annie Haslam, storica e splendida voce solista dei Renaissance, in un disco solista di quest'ultima, Blessing in disguise. E difatti nella seconda pagina sopra linkata vi sono i crediti e i testi dei brani ivi contenuti. Rudess è accreditato come co-autore in Raindrops and leaves e I light this candle, nonché come esecutore di alcune parti di tastiera. Sono quasi del tutto sicuro (99%!) che il synth solo in mezzo a What he seeks è opera sua, sia per il suono scelto che per lo stile.
Questo è tutto, per quanto riguarda la domanda da 100 milioni di dollari. Potrei solo aggiungere che anche Annie Haslam, nella sua pagina dei link musicali, ha messo il sito dei Magenta, band misconosciuta ma interessante, in pieno processo di maturazione artistica. PF aveva fatto una mini-recensione di Seven, che ho recuperato. Se andate sul loro sito troverete che attualmente è in restauro, con ogni probabilità in vista dell'uscita del nuovo album Home. Ad ogni modo la pagina dei sample in mp3 è ancora disponibile. Fatevi un giro, se vi piace il prog rock melodico potrebbe fare al caso vostro.

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