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Thursday, January 12, 2006

Qualcosa di Paderewski

Era parecchio tempo che cercavo di reperire qualcosa di Ignacy Jan Paderewski (1860-1941), compositore e pianista polacco. La prima foto che c'è sulla pagina di Wikipedia che vi ho linkato mi ha fatto pensare: diamine, il nonno di Frank Zappa. In realtà non era forse così sperimentale, anche rispetto alla sua epoca. La particolarità di questo signore, come si evince dalla breve nota biografica della già citata pagina, è la compresenza in lui del grande interesse per la musica e della passione politica. E fu tutt'altro che un politico di secondo-terzo piano, o un politicante per proprio tornaconto: avvicinatosi agli ambienti di governo, divenne nel primo dopoguerra Primo Ministro e Ministro degli Affari esteri del suo paese. Ricoprì anche la carica di ambasciatore presso la Società delle Nazioni. Eppure non lasciò mai la musica e continuò a dare concerti. Dopo l'occupazione tedesca divenne il Presidente del governo polacco in esilio a Londra e si adoperò per sostenere il suo popolo nelle gravi difficoltà in cui versava a causa dell'oppressione nazista. E, per non smentirsi, nonostante l'età avanzata, organizzò alcune tournée negli Stati Uniti allo scopo di raccogliere fondi per la causa nazionale. Durante una di queste improvvisamente morì.
L'unico problema della sua carriera fu dal punto di vista compositivo: dopo il 1912, con l'ingresso nella vita politica, non riuscì più a trovare tempo, modo e idee per comporre e quindi rinunciò a quest'attività. Col piano invece andò avanti vita natural durante, ed era parecchio apprezzato per il suo stile brillante e per il virtuosismo di altà qualità e buon gusto.
Ho finalmente - dicevo - reperito un CD con la sonata per pianoforte op. 21 e il concerto per piano e orchestra op. 17. Lavori molto interessanti! Della sonata segnalo specialmente l'impatto quasi rachmaninoviano del primo movimento e l'incredibile Andante ma non troppo centrale, dove un magnifico tema lirico di carattere meditativo e vagamente malinconico è sorretto da armonie estese ed elaborate. Il primo tempo del concerto in la minore è maestoso e riflette un po' lo stile di Glinka, con evidenti atmosfere russe nei temi principali, fin dal super unisono iniziale. Certi momenti se li era davvero studiati bene! Segue una poetica Romanza dall'ampio sviluppo. Il classico movimento veloce (Allegro molto vivace) si sposta in maggiore e l'orchestra a tratti accompagna, a tratti compartecipa nervosamente alle svisate del pianoforte. Secondo tema in tempo lento, coi fiati in bell'evidenza. Seguono divertimenti e invenzioni, principalmente su questi due spunti.
Tecnica a tutt'andare in qualsiasi punto delle due composizioni! Era uno che ci sapeva fare, insomma.
Di lui Camille Saint-Saens (porc... non ricordo come si scrive la e con dieresi!) disse: "È un genio, e suona anche il piano"!
Citazione d'obbligo (tradotta da Wikipedia), a proposito dell'importanza di curare costantemente la pratica strumentale: "Se non mi esercito per un giorno, me ne accorgo io; se non mi esercito per due giorni, se ne accorgono i critici; se non mi esercito per tre giorni, se ne accorge il pubblico". Bella lì.
Mi duole moltissimo non poter postare qualche frammento delle sue partiture. Potrei spiegare molte volte meglio che cosa ho notato, a parole è quasi impossibile, specialmente se l'interlocutore non ha in mente la composizione da un disco o per aver letto a sua volta le parti. E mi sa che nel caso di Paderewski, non c'è così grande diffusione della sua musica. Ho qualcosa in pdf, ma dovrei convertirli in immagine e tagliare qualche piccola sezione di eventuale interesse; quando ho un attimo di tempo cerco un metodo per farlo. Se però qualcuno vuole agevolarmi suggerendomi come si potrebbe effettuare l'operazione... una scorciatoia fa sempre comodo, insomma! :)

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