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Saturday, November 25, 2006

Curiosità sui musicisti!

Il sito Anecdotage.com è interessantissimo! Vi è una raccolta di aneddoti davvero considerevole. Ovvio che io sia andato SUBITO a beccare quelli relativi ai miei musicisti preferiti. Se siano vere oppure no... beh, non si può dire certamente, però ho trovato che, in relazione ai caratteri e alle abilità dei personaggi in questione, tutti ci possono stare! ;)

Bach
Il nostro eroe, una volta, entrò in una sala gremita di gente dove c'era anche il suo ospite che suonava il clavicembalo. Ovviamente nel vedere Bach il tizio si alzò subito, pasticciando così con le dita e creando un accordo parecchio dissonante. Bach allora si precipitò sui tasti, risolse al volo l'accordo in questione e concluse con una cadenza adatta, e solo dopo salutò il suo ospite! :o
Da ragazzino invece, quando ancora faticava a raggiungere i pedali dell'organo essendo ancora basso di statura, desiderando comunque almeno tenere qualche nota pare che premesse i pedali mediante una staffa che teneva in bocca (sarà vero???)!

Handel
A quanto dicono, era di carattere assai burbero e impulsivo. Però possedeva talora un sarcasmo non indifferente... : Alle prove per il Flavio, sedeva al clavicembalo ad accompagnare e un tenore, non gradendo il suo modo di tenere il tempo, si arrabbiò e minacciò di saltare sul clavicembalo e sfasciarlo. Handel rispose: "Beh, fai pure, ma lasciami pubblicizzare un po' la cosa: verrebbe molta più gente a vederti saltare piuttosto che a sentirti cantare..." :D :D
Pare anche che gli piacesse mangiare. Una volta, a quanto si racconta, andò in una taverna e ordinò pranzo per due. L'oste gli portò le doppie porzioni e, con fare complice, gli disse: "Beh... vedo che aspettate compagnia...". E Handel, scontroso: "Sono IO la compagnia!". E si mangiò pranzo per due...

Mozart
Questa proprio non la sapevo! Spero che non se la sia inventata quel picio di natta di suo padre Leopold... :@ Comunque, l'aneddoto racconta che a soli due anni Mozart sia andato in visita a una fattoria assieme ai suoi genitori e che abbia sentito un maialino grugnire. Riconobbe, a quanto pare, l'altezza del suono, e disse: "Sol diesis!". Corsi a un piano a verificare, i presenti constatarono che era proprio la nota indicata. Sarebbe quindi un'ulteriore prova dell'innata facoltà di orecchio assoluto di Mozart.

Haydn
Il compositore probabilmente più ottimista e di buon umore di tutta la storia della musica non poteva che riservare "perle" di ottimo gusto! Per esempio, nel 1789 Haydn ricevette la visita dell'editore londinese John Bland, in cerca di nuove composizioni da pubblicare. Bland arrivò da Haydn mentre quest'ultimo stava radendosi ma con un rasoio scadente. "Accidenti, adesso come adesso darei il mio miglior quartetto per un buon rasoio!". Detto fatto: Bland andò a recuperare il suo rasoio di acciaio inglese e lo portò a Haydn. Il compositore ci rise sopra e onorò la promessa. Il quartetto op. 55 n. 2 è perciò conosciuto col soprannome "Il rasoio". :D
Sapeva anche essere davvero originale nelle sue lodi ai musicisti, sicuramente sincere. Una volta andò a visitare il pittore Sir Joshua Reynolds, che aveva appena terminato un quadro raffigurante Santa Cecilia (patrona della musica e dei musicisti). Per modello l'artista aveva preso la famosa soprano Elisabeth Billington. Così Haydn commentò: "Un quadro stupendo! Il ritratto della Billington mi piace moltissimo... ma perché l'avete dipinta come se fosse lei ad ascoltare il canto degli angeli? Dovevate dipingere gli angeli che ascoltavano lei!"
Fino all'ultimo fu ottimista, positivo e rassicurante. Le sue ultime parole, a quanto pare, rivolte a coloro che lo assistevano, furono: "Tranquilli, figlioli. Sto benissimo"!
Gli "scherzetti" musicali erano il suo forte. Uno dei più famosi è quello contenuto nella sinfonia detta "L'addio". Antefatto: all'epoca Haydn serviva i principi Esterhazy e la nobile famiglia stava spesso per lunghi periodi nella loro residenza ungherese. Ovviamente, maestro e musicisti dovevano stare anch'essi laggiù, lontani da casa e dalla famiglia. Dando voce al malcontento degli strumentisti (e forse anche al proprio... : ) Haydn scrisse l'ultimo movimento della suddetta sinfonia n. 45 in modo che man mano i vari strumenti smettessero di suonare e rimanessero a chiudere i soli due violini. Alla prima esecuzione, prescrisse che al termine della loro parte ciascun musicista spegnesse la candela che illuminava il leggio, prendesse spartito e strumento e si allontanasse. Il principe capì l'allusione ed essendosi divertito molto decise di accordare a tutti una bella licenza premio! ;)

Brahms
Altro caratteraccio se in serata sbagliata! Raccontano che una volta fece commenti offensivi su molti dei presenti, dopodiché si rivestì e fece per uscire. Sulla porta si fermò e disse: "Se è rimasto qui qualcuno che ho tralasciato di insultare... beh, che mi possa scusare!" :D
Ogni tanto era decisamente maleducato... e lo salvava solo la battuta pronta. Si trovava attorniato da molte e ciarliere ammiratrici, a cui non riusciva a sfuggire in alcun modo. Allora si accese un sigaro. Le ragazze furono alquanto scandalizzate che si permettesse di fumare loro praticamente in faccia. Qualcuna di esse gli fece presente: "Beh, insomma! Un gentiluomo non fuma in presenza di gentili signore!". E lui, in mezzo al proprio fumo: "Care signore, dovreste saperlo: dove vi sono gli angeli, vi sono anche le nuvole!"
A una festa dovette ascoltarsi una mediocre cantante che storpiava alcuni suoi Lieder; dopo la performance, la signora andò a chiedere un commento al compositore, ovviamente aspettandosi un complimento. Bramhs disse: "Beh, che dire, cantare è difficile. Ma alle volte ascoltare è pure più difficile." :o :o :o

Rossini
Un gruppo di suoi ammiratori voleva onorarlo con una statua e stava facendo una colletta per raggiungere la ragguardevole somma necessaria, 20.000 franchi. Quando Rossini lo seppe, disse: "Dannazione! Date a me i 20.000 franchi e ci starò io in persona in piedi sul piedistallo!"
Su Wagner era alquanto dubbioso. Gli chiesero che ne pensava del Lohengrin. "Mah," rispose "non si può giudicare un'opera al primo ascolto. Ma di certo non ho intenzione di ascoltarla un'altra volta!"
Sempre sul collega tedesco: "Wagner? Regala bellissimi momenti. Ma anche terribili quarti d'ora."
Ancora su Wagner: un amico andò a trovare Rossini e gli trovò sul piano la partitura del Tannhauser capovolta. Gli chiese spiegazioni e il nostro disse: "Boh! Ho provato a suonarla da dritta ma non ci si poteva fare nulla; l'ho girata, e va parecchio meglio!"
La più divertente è però questa. Di solito i compositori terminavano le composizioni classiche con un explicit del tipo "Soli Deo gloria", "Amen" e simili. Il manoscritto di una Messa di Rossini termina con una formula del tipo: "Buon Dio, questa è la mia povera Messa. Tu sai, o Signore, come lo so io, che io sono nato per scrivere opere comiche e che il mio patrimonio consiste in un poco di cuore e di ancor meno scienza. Abbi perciò compassione e lasciami entrare in Paradiso"!

Thursday, November 23, 2006

E alla fine il sor Perozzi morì veramente... :(

Nota Adnkronos: è morto oggi Philippe Noiret.
Il Perozzi (Amici miei), Alfredo (Nuovo Cinema Paradiso), Neruda (Il postino) e tanti altri personaggi che hanno fatto la storia del cinema sono orfani del loro papà.
Grazie Philippe, ci mancherai... ma rimarrai sempre nei nostri cuori.

Sunday, November 19, 2006

Quando i maestri si distraggono

Qualche volta anche i migliori fanno qualche errorino... La lettura del manuale di armonia di Walter Piston (èdito in Italia dalla EDT... ottimo acquisto e suggerimento a tutti gli interessati) mi ha svelato alcuni di questi esempi. Uno, a quanto pare, classico, è quello delle battute 11-12 del primo movimento della Sinfonia n. 6 "Pastorale" di Beethoven.


L'autore riporta (p. 302) le vistose quinte parallele alle battute indicate tra le parti estreme (fa-do che va a do-sol tra bassi e violini primi. Ma secondo me c'è pure un'altro errorino, seppure obiettivamente molto più "accademico" dell'altro. Non sto parlando delle quinte di batt. 9 (la prima dell'esempio), un po' scoperte ma dovute a semplice cambio di posizione dell'accordo di tonica (da stato fondamentale a primo rivolto... meglio così che raddoppiare la terza!). Tra batt. 10 e batt. 11 abbiamo infatti ottave consecutive, tra bassi e violini secondi (fa-fa e sib-sib). Sia pure per moto contrario, ma sono vietate! :p
(Scusate se non vi ho evidenziato i movimenti in questione... I'm lazy...)
Piston cita anche il seguente esempio bachiano (corale Gott sei uns gnadig BWV 323):


Già meno censurabile (non lo dico perché sono un fan sfegatato di Bach... :o), perché le quinte (batt. 3, tra soprano e tenore: mi-si > si-fa#) son tra parti interne; comunque, son sensibili anche loro, quindi anche questa è una probabile disattenzione o trascuratezza, nemmeno giustificabile invocando qualche principio contrappuntistico. Personalmente, se c'è qualcosa che non mi piace in questo punto non son tanto le quinte parallele (con le voci, talora, hanno un senso parecchio affascinante...) quanto il movimento discendente di tutte le voci e l'unisono per moto retto e con incrocio tra soprano e contralto.
Del resto, il bel Bach ci sapeva fare e adoperava con cura le licenze proprio a favore della musicalità. A proposito di quinte "a vuoto" (che poi non lo sono... ;) ), esempio famoso è la cadenza conclusiva del corale Erkenne mich, mein Huter dalla Passione secondo Matteo BWV 244 (vi metto il link perché è assolutamente da leggere completamente... eppoi è un brano famosissimo!). Beh, nella penultima battuta perché scrivere al tenore fa#-si (che poi va al si dell'accordo finale, mi maggiore) e non tenere fermo il si? Così facendo (percuotendo il fa# congiuntamente al si del basso) ci son delle belle quinte parallele.
Motivazioni? Beh, io non sono nella testa di Bach... ma ritengo che: 1) per le voci, come già detto prima, certe quinte possono essere accettabili; 2) forse perché ricordano l'organum... e quindi in questo caso ci sarebbe pure la citazione dotta! 3) perché il portamento mitiga molto la faccenda; 4) perché il senso melodico, con quella sola nota in più, è assai migliore (si > si è banale e scontato... rischiamo un po'...).
(Ecco perchè dicevo "quinte a vuoto per così dire"... :D )
Vorrei ricordare dove avevo letto un'opinione proprio su questo corale... pensavo sul Manuale d'armonia di Schonberg, ma ho controllato e non è lì... mah, se mi torna sott'occhio farò un edit adeguato... ;)

Friday, November 17, 2006

The piano man

Alla fine il pianoforte è arrivato. Benissimo! Me l'hanno consegnato e collocato in camera questa mattina, e io già ci ho perso un paio d'ore a cominciare a farmi la mano.
Vi agevolo qualche foto... scusate la qualità scarsina, ma la macchina fotografica digitale è quella che è... :

Mobile e tastiera

Meccanica (parte superiore)


Dettaglio martelliera


Stemma della casa produttrice


Numero di serie (+ gli awards...)


Seguiranno, quando studierò un sistema per registrare, anche degli spezzoni audio. O almeno, questa è l'intenzione...!

Thursday, November 09, 2006

L'unica è volesse bene

Rivisto l'altra sera Nell'anno del Signore di Luigi Magni, come non dedicare un angolo al bellissimo duetto tra lo scarparo Cornacchia (un superlativo Nino Manfredi) e la bella Giuditta (Claudia Cardinale). Coooosa? Non sapete di che sto parlando? Filate ad affittare il DVD! :D

CORNACCHIA: L'unica è volesse bene...
GIUDITTA: Bene? In un mondo così?
CORNACCHIA: Ma proprio perché il mondo è così! L'ideale sarebbe pure de volesse bene in due... ma siccome questo non se pò pretendere... contentamose... uno vò bene e... e l'artro fa compagnia.
GIUDITTA: Ma chi è che vò bene?
CORNACCHIA: Io.
GIUDITTA: A chi? Me fai solo ride...
CORNACCHIA: Annamo a casa, Giudì.
GIUDITTA: Vai, vai a dormì! Continuate a dormì mentre li mejo ce sbatteranno sempre er grugno! Dormi, Cornà, dormi sempre!
CORNACCHIA: Sì, ma dormimo 'nsieme... armeno se de notte c'avemo paura s'abbracciamo stretti.
GIUDITTA: Ma io con una carogna nun ce dormo.
CORNACCHIA: No, carogna no. Chi vò bene nun è mai carogna.
GIUDITTA: È vero, Cornà, tu nun sei 'na carogna... tu non sei niente. Tu non sei manco n'omo.
CORNACCHIA: Eh no, Giudì, tu come 'nnammorato me pòi pure sputà 'n faccia, ma come omo me devi rispettà.
GIUDITTA: L'omo nun se giudica solo dentro al letto... nun basta mica...
[...]
GIUDITTA: A Cornà... allora sai scrivere! Che è tutto 'sto mistero? È una vergogna saper scrivere?
CORNACCHIA: No, ma qualche volta è un rischio. Me fanno ride a me li carbonari! Ma chi sò? Li congiurati? De che?
GIUDITTA: Ahò, parla con rispetto! Quelli si sono giocati la testa!
CORNACCHIA: De teste ne poi taglià quante te ne pare: sò le lingue che contano! Ognuno fa la battaglia sua: io ho scelto la mia.
GIUDITTA: Sè! De fa el carzolaro!
CORNACCHIA: No, de esse la voce de Roma... del marcontento popolare!
GIUDITTA: Ma che stai a dì?
CORNACCHIA: Io sono la vera ribbellione! A Giudì, nun te sturbà: io sò Pasquino! Sissignora, sò io il satirico misterioso, quello che scrive li libelli infamanti contro il governo! Sì! M'ammaschero da scemo per svià li sospetti... ma intanto denuncio il marcio e il popolo pìa nota. Se sveglierà? E che ne sò... o vuoi che te lo sveglio io a serciate sulle finestre? O vorresti che se svegliasse quando te pare a te o quando pare a Targhini e Montanari?
GIUDITTA: A Cornà... ma io nun ce lo sapevo...
CORNACCHIA: E mò ce lo sai! Che cambia? Sò Pasquino... m'hai detto una caccola! Cornuto sò e cornuto resto!

Grazie a Ilcineforum.it per la trascrizione. Ah, nota al testo: ho cercato di correggere e regolarizzare la traslitterazione del romanesco. Anzi: il ciociaro! ;) Siccome: a) non conosco il dialetto in questione! b) ho fatto abbastanza di fretta; ERGO mi scuserete gli errori.
Alcune informazioni in più sul film le trovate su Wikipedia.
Annotazione "ambientale" che 'un c'entra 'na sega con quanto qui sopra: mentre scrivo caso vuole che stia ascoltando (misteri della mia playlist) Because the night (Patty Smith). Mah... :
'Sera a tutti.

Saturday, November 04, 2006

Combustione

Sfoglio oggi, come ormai è mia abitudine, la Gazzetta Ufficiale online, 4a serie speciale (Concorsi). E nel sommario trovo un'intestazione di uno degli avvisi che indica come ente titolare del concorso:

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
ISTITUTO DI RICERCHE SULLA COMBUSTIONE DI NAPOLI

Spero che non sia voluto... Con quel che sta capitando in 'sto periodo a Napoli, l'interpretazione fuorviante della frase sarebbe parecchio inquietante...
Qui il link, per vs. riferimento. ;) Per 60 giorni, ovviamente; dopo le Gazzette online non si possono più consultare liberamente.