Typewriter's grave


Così mi son ricordato dei pomeriggi passati a imparare a battere a macchina, da bambino. Avevo le dita piccole e adoperavo i soli due indici a tutta forza, creando dei veri e propri solchi inchiostrati sul foglio e, ovviamente, distruggendomi i polpastrelli! Poi ho imparato a muovere le varie dita e a dosare meglio l'energia che ci mettevo. Poi... beh, sono arrivati i computer, e lì ho davvero imparato a battere velocemente e senza guardare i tasti, il che ancora oggi mi è di notevole aiuto. Ma per tutto ciò so di dover ringraziare anzitutto le esperienze infantili e typewriters come questa.
Poi ovviamente mi è sorta spontanea la riflessione sul valore simbolico del mezzo scrittorio in questione: distruggerlo in tal modo, mi sono detto, forse significa anche un po' buttare via in malo modo e lasciar deperire le produzioni culturali che con tali strumenti sono state create. Ma mi sono accorto che stavo partendo per la tangente; ho lasciato perdere.